Il Tempo: ne abbiamo poco o lo usiamo male?
				
        “Ho poco tempo”, “Non faccio in tempo, non ce la faccio”, “Se avessi il tempo..” ecc. Quante volte l’ho sentito dire! 
        Ma è davvero così? Davvero abbiamo poco tempo, oppure lo usiamo male e ne sprechiamo tanto?
        Io credo sia vero che ne sprechiamo tanto. Io per prima. Proprio per   questo motivo, sono sempre alla ricerca di metodi e consigli per   ottimizzare i miei tempi e le mie giornate sia lavorative che non. 
        Ho letto molto sull’argomento e ho messo a punto delle   strategie che per me funzionano. Sono piccole cose che però messe   insieme mi aiutano ad avere più tempo per me e per fare quello che più   mi piace. Forse ti possono essere utili.
        Come ti ho già detto qui, sono una appassionata di agende e di pianificazione del tempo. Nel   corso degli anni ho comprato e usato agende di tutti i tipi, sia già   pronte che da stampare. Mi sono divertita a sperimentare vari tipi di   organizzazione e time management e ho appreso molte strategie di   gestione del tempo più o meno utili. A questo scopo attualmente uso una   agenda giornaliera giapponese (Hobonichi Techo 2018 planner) e una   agenda settimanale (una Midori in pelle che contiene un Chronodex Weekly   Planner che ho scarico e stampo ogni 6 mesi da questo sito in  in cui mi appunto i vari impegni cominciando da quelli settimanali   e poi, giorno per giorno, quelli giornalieri, con i vari imprevisti e   urgenze dell’ultimo minuto. Di solito uso la domenica sera o il lunedì   mattina per pianificare la settimana. 
        P.S. Se vuoi qualche risorsa gratuita stampabile a proposito di Time Management, vai a dare una sbirciatina a questa pagina di Risorse Utili
        Le mie strategie salva-tempo
        Ecco le mie strategie attuali per usare al meglio il mio tempo. 
        
          - Quanto tempo ho? Sembra una domanda stupida ma   non lo è; significa sapere quante ore effettive di tempo si ha durante   la giornata, cioè le ore in cui si è svegli e produttivi. In questo arco   di tempo, agli inizi, mi segnavo in agenda, quella settimanale, tutto   quello che dovevo fare, a partire dal tempo della colazione e della cura   personale fino ad arrivare agli appuntamenti di lavoro e alle   incombenze domestiche. Questo serve per calcolare il tempo effettivo che   usiamo per fare le cose realmente. Questa strategia è a tempo   determinato e serve per chi è agli inizi ed è totalmente disorganizzato   (sicuramente ne conosci qualcuno  ) , non ha mai avuto un’agenda e non si è mai segnato – e ricordato –   nulla. Io l’ho fatto per circa una settimana e poi ho smesso.
- Monitorare il tempo effettivo che ci mettiamo a fare le cose e prenderne atto per poter poi organizzare al meglio gli impegni della giornata. Una buona consapevolezza del tempo è fondamentale per riuscire a portare a termine con serenità tutti i nostri impegni  Se impiego un’ora a fare colazione, è chiaro che la mia giornata   inizierà dopo quell’ora. Se devo andare in posta, devo calcolare il   tempo con un margine discreto se poi ho un altro impegno, altrimenti   rischio di arrivare tardi e di innervosirmi con tutte le persone in fila   in posta 
- Non riempire l’agenda! Riempirla solo per circa l’80% con attività pianificate e lasciare dei “tempi morti” per gli imprevisti o per altro che vogliamo fare. Un caffè con una amica, shopping   dell’ultimo minuto, una ceretta urgente, un invito imprevisto, ecc. 
- Lavorare per blocchi di attività. Ciò significa   fare la stessa cosa (es. cucinare, pulire, fare delle commissioni,   rispondere alle mail, lavorare ad un progetto, fare delle telefonate,   ecc.) senza distrazioni. Io uso un Timer da anni e mi trovo benissimo. Punto il mio timer a 45 minuti e finchè   non suona continuo a fare quello che mi sono prefissa di fare (ora, per   esempio  ) . I blocchi di tempo servono per   mantenere la concentrazione e per evitare quelle fastidiose   interruzioni che fanno perdere ogni volta del tempo prezioso per   recuperare la concentrazione nel compito. Quante volte ci   interrompiamo per rispondere ad una notifica di un Social o perché   qualcuno ci chiama. E ci ritroviamo poi a dover recuperare tempo e   concentrazione, con il rischio di non portare a termine ciò che volevamo   fare. Che nervi!
- Utilizzare al meglio lo smartphone. Questo è un   punto dolente per tutti, lo so. Io ho cominciato, seguendo diverse   teorie su libri e siti sull’argomento, a fare una “Disintossicazione da smartphone”.   Ho cominciato a metterlo fuori dalla mia camera da letto la sera e ho   comprato una sveglia che riproduce l’alba. Poi ho posticipato la   connessione ad internet del mio smartphone al risveglio per avere almeno   un’ora di tempo per me la mattina, senza distrazioni. E poi,   volutamente, se esco a fare una passeggiata, lo lascio a casa! Ho   scoperto che non casca il mondo se rimango sconnessa per una mezz’ora  Leggi l’articolo su Usi & abusi dello smartphone in cui trovi un Decalogo anti abuso da qui
- Stabilire delle priorità e metterle in ordine di importanza. Fare prima le cose importanti e poi le cose meno importanti. Questo mi aiuta a non perdermi in ca…te  Quindi metto un numero sulla mia lista delle cose da fare (la mia M.I.T. o Most Important Things) dall’1 al 3 o più, e cerco di portare a   termine per prima cosa quella contrassegnata con l’1. E finché non l’ho finita, non faccio altro. A volte mi è difficile seguirla ma ci provo. E   se non ci riesco, se mi faccio distrarre, pazienza…vorrà dire che   utilizzerò la carta degli Imprevisti, come nel monopoli   
Conclusioni
        Queste sono le strategie che ho sperimentato e che per me funzionano,   per ora. Sicuramente ce ne saranno altre e continuerò a sperimentare   perché mi diverte farlo. E perché non voglio che decidano altri del mio   tempo, ma voglio essere io a farlo. 
        Ho appena acceso il mio smartphone e ora devo leggere 6 e-mail,   rispondere a 2 chat su whatsApp e ad un post su Instagram. Niente   panico…ora mi connetto!  
				
				
        Se ti piace quello che scrivo, leggi anche gli altri articoli  del blog e iscriviti alla mia PsicoNewsLetter (no spam, giuro). 
	Dott.ssa Elena Minnaja
	Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Terapeuta EMDR a Cascina (PI)