La mia formazione con la Terapia EMDR

Ho sentito parlare di questa terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i movimenti oculari) per la prima volta leggendo il libro del dott. D. Servan-Schreiber “Guarire. Una nuova strada per curare lo stress, l’ansia e la depressione senza farmaci né psicanalisi”. Una lettura illuminante.

Il dott. Schreiber parla dell’EMDR in termini di “Autoguarigione dei grandi dolori”. Lui stesso, dopo aver visto gli effetti positivi e quasi “miracolosi” di questo metodo, ha deciso di formarsi ed imparare ad usarlo.

Nel libro racconta i risultati sorprendenti dell’EMDR sui bambini del Kosovo. Davvero toccante!

La cicatrice del dolore

Tutti noi, per il solo fatto di vivere, siamo esposti a vicende più o meno dolorose e quindi all’eventualità di sperimentare traumi psicologici.

A volte sono esperienze molto dolorose e traumatizzanti, che ci toccano così forte da lasciare un’impronta profonda nel nostro cervello. Lo dimostrano studi all’avanguardia nel campo della neurobiologia (Marco Pagani, 2012).

Queste “cicatrici dell’anima” , dovute ad avvenimenti molto dolorosi (i traumi con la T maiuscola) non scompaiono facilmente dal cervello, e molte persone continuano a soffrirne i sintomi anche dopo decenni. Si parla in questi casi di Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS).

La mia esperienza

La mia curiosità personale e professionale mi ha spinto a leggere, informarmi da colleghi che la usano e poi a decidere di imparare questa “nuova” terapia EMDR. E mi si è aperto un mondo!

Nel giro di poco tempo ho deciso di iscrivermi al Corso di Formazione EMDR di I° livello a Milano, nel mese di Settembre 2019 con l’Associazione EMDR Italia (https://emdr.it/ ).

Mi sono ritrovata a sperimentare forti emozioni, fisiche e psicologiche, durante i giorni di formazione. Ho passato tre giorni in un bellissimo Hotel e ho incontrato tanti terapeuti come me, di età e formazione diversissima.

Oltre alla parte di teoria sul metodo vero e proprio, la formazione prevede anche la parte pratica e quindi la sperimentazione in piccoli gruppi (3 persone) di tutto ciò che un terapeuta EMDR deve saper fare. Ho provato a fare sia il paziente che il terapeuta (e poi l’osservatore).

Cosa ho capito, per ora

Nell’utilizzo di questo metodo, ho constatato:

  • la “stranezza” di usare una posizione particolare tra me e il paziente (lo vedrai nel video seguente),
  • la sfida di lavorare sui ricordi,
  • l’importanza dei momenti di silenzio durante la Stimolazione Oculare o del Tapping
  • il fidarsi della capacità del cervello di autoguarirsi, stimolata dai movimenti oculari.

L’EMDR lavora prima sul passato e sul presente, “saltella” per così dire in queste due dimensioni temporali; lavora sui ricordi delle esperienze traumatiche che hanno contribuito a sviluppare la patologia o il disagio del paziente. Per poi tornare al presente della seduta.

E poi lavora anche sul futuro, consolidando e potenziando le capacità e risorse personali, in modo che il paziente possa tornare a vivere una vita più serena. Più leggera, se così si può dire.

Per me è stata un’esperienza davvero particolare. Diversa, se così posso dire. E che ho terminato a novembre 2019.

La formazione completa per diventare terapeuta EMDR infatti, prevede due livelli di formazione (I° e II° livello), più un certo numero di ore di supervisione. E’ riservata ai soli Psicoterapeuti perché è un metodo che prevede una esperienza e una capacità terapeutica già consolidata.

Fare queste esperienze formative, per un professionista nella relazione di aiuto come la mia, fa davvero una grande differenza. Ti pone nei panni dei tuoi pazienti e ti permette di avvicinarti di più al loro disagio di trovarsi su quella “poltrona del terapeuta”, a sudare, a piangere, a ricordare…come diceva Freud.

“PENSO CHE QUEST’UOMO STIA SOFFRENDO A CAUSA DEI SUOI RICORDI” Sigmund Freud, 1895

Ecco cosa succede!

In questo video di circa 3 minuti puoi vedere proprio “noi psicoterapeuti” alle prese con questo nuovo modo di lavorare, in cui si usano le mani e gli occhi: sono le Stimolazioni Bilaterali, la grande differenza tra l’EMDR e le altre terapie.

Puoi vedere come si muove un terapeuta che usa l’EMDR con i suoi pazienti, a cosa serve l’EMDR, in quali casi si usa ed è stato usato. Non si tratta di stregoneria ma di un “trattamento” evidence-based per il DPTS, validato da più ricerche e pubblicazioni di qualunque altra psicoterapia nel campo del trauma.

https://www.youtube.com/watch?v=mGnY2xZzm-I

Spero che la visione di questo video ti sia stata utile per approfondire la conoscenza di questo metodo. Se vuoi conoscere un terapeuta formato nella terapia EMDR, vai sul sito dell’Associazione Emdr Italia e vai nella pagina dei Terapeuti: lì potrai trovare quello più vicino a te (ci sono anche io per la Toscana):

https://emdr.it/index.php/terapeuti/

Conclusioni

La mia formazione è terminata con successo e ho iniziato ad usare questo metodo integrandolo alla mia formazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale. Anche se in Italia l’EMDR è ancora poco conosciuta, si sta facendo strada e sempre più persone la conoscono o la vogliono conoscere.

Vorrei aggiungere che, con la terapia EMDR gli eventi traumatici non spariscono come per magia, ma perdono l’iniziale impatto emotivo per venire trasformati in una risorsa positiva.

Un libro da leggere per avvicinarsi all’EMDR

Ti consiglio vivamente di leggere questo libro se vuoi capire qualcosa in più sull’EMDR. E’ stato il primo libro che ho comprato e letto durante la formazione di I° livello. Semplice, per chi è a digiuno dell’argomento.

“EMDR REVOLUTION. Cambiare la propria vita un ricordo alla volta”, una guida per i pazienti, di Tal Croitoru, 2015 Mimesis Edizioni.


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Dott.ssa Elena Minnaja
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Terapeuta EMDR a Cascina (PI)

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