Le tre lettere del Perdono

I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
[Oscar Wilde]

Nel mio lavoro come Psicologa e Psicoterapeuta ho spesso a che fare con emozioni legate alla rabbia e al senso di colpa dei miei pazienti.

E mi sono accorta che quando si parla di rabbia e di senso di colpa, alla fine si parla di Perdono. Sia verso gli altri che verso noi stessi.

I miei pazienti sanno che spesso chiedo loro di “fare” alcune cose pratiche come parte fondamentale del processo di cambiamento e parte della terapia, quindi sono già preparati. Uso anche dei “Taccuini di Viaggio” con i miei pazienti, che servono proprio per mettere nero su bianco aspettative, obiettivi e progressi della terapia.

Una strategia che uso con i miei pazienti per “fare pace”con loro stessi, è quella delle 3 LETTERE DEL PERDONO. Chiunque può scriverle.

PER CHI SONO QUESTE 3 LETTERE?

Queste tre lettere sono per le tre persone più importanti nella vita di una persona: il proprio PADRE, la propria MADRE, e SE STESSO.

Iniziamo con la prima lettera del perdono.

Prima Lettera del PERDONO: a tuo PADRE

Trova un posto tranquillo e assicurati di non essere disturbato per almeno 20 minuti. Fai almeno tre respiri profondi e comincia a scrivere una lettera a tuo padre, ma stai tranquillo/a, perché non dovrai spedirla (a meno che tu non lo consideri necessario…). Scrivila su un foglio o sul tuo diario, se ne hai uno. Non avere fretta e non preoccuparti se proverai un vortice di emozioni: è normale.

La lettera dovrà contenere 3 parti così suddivise:

prima parte: chiedi perdono a tuo padre per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi essere perdonato/a).

seconda parte: perdona tuo padre per tutto ciò che ritieni necessario (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi perdonarlo).

terza parte: ringrazia tuo padre per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc … per cui vuoi ringraziarlo).

Seconda lettera del PERDONO: a tua MADRE

Come hai fatto per la precedente, trova un posto tranquillo, rilassati e pensando a tua madre, scrivi una lettera così suddivisa:

prima parte: chiedile perdono per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi essere perdonato/a).

seconda parte: perdonala per tutto ciò che ritieni necessario (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi perdonarla).

terza parte: ringraziala per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi ringraziarla).

Anche questa lettera non dovrà essere spedita e potrai scriverla su un foglio o sul tuo diario.

La terza e ultima lettera, invece, andrà spedita! Non temere e continua a leggere…

Terza lettera del Perdono: a Te Stesso, Te Stessa

Eccoci all’ultima lettera del Perdono. Forse la più strana, ma fidati: dopo le prime due, questa è una diretta conseguenza e servirà per “chiudere il cerchio”

Come per le altre due, trova il momento e il luogo giusto e … inizia a scrivere la lettera a te stesso, te stessa su un foglio. La lettera dovrà contenere le solite 3 parti:

prima parte: chiedi perdono a te stesso, te stessa, per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi essere perdonato/a).

seconda parte: perdonati per tutto ciò che ritieni necessario (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi perdonarti).

terza parte: ringraziati per tutto ciò che ritieni opportuno (esperienze, azioni, atteggiamenti, pensieri, ecc… per cui vuoi ringraziarti).

Questa terza e ultima lettera andrebbe spedita, quindi mettila in una busta con scritto il tuo indirizzo. Scegli tu quando preferisci riceverla e programmane la spedizione. Magari per il tuo compleanno o per una festività particolare: a tua scelta.

Io, con i miei pazienti, mi metto d’accordo se vogliono che la tenga io fino a quando ritengo opportuno spedirla, oppure se la tengono loro e la spediscono da soli. La scelta è molto personale.

Se ti piace scrivere, soprattutto lettere, puoi leggere anche l’articolo che ho scritto sulle Open When Letters .

Conclusioni

Perdona gli altri, non perché essi meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace. [Buddha]

Esistono moltissime ragioni per scegliere e decidere di perdonare. Perseverare nel rancore è due volte controproducente:

  • da un lato vuol dire continuare ad essere condizionati dal danno subito e quindi restare intrappolati nel passato;
  • dall’altro vuol dire permettere all’evento, e a colui che ci ha offeso, di continuare ad agire negativamente sulla nostra salute, e quindi sul nostro futuro.

Quando si perdona non si cambia il passato…si cambia il futuro…

 


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Dott.ssa Elena Minnaja
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Terapeuta EMDR a Cascina (PI)

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