Usi & Abusi dello smartphone

Sempre più spesso il nostro smartphone occupa buona parte delle nostre giornate e delle nostre mani. E’ uno strumento prezioso che ha cambiato notevolmente le nostre vite. Ma siamo sicuri di usarlo in maniera corretta?

Spesso, purtroppo, si fa un uso improprio dello smartphone, soprattutto da parte dei più giovani.

Come usiamo lo smartphone?

In molti lo usano per rimanere connessi con il gruppo dei pari per tutto il giorno, come se fosse un cortile virtuale in cui si ritrovano e si scambiano commenti vari (evitando così di uscire a respirare aria fresca o a beneficiare dei raggi del sole).

Oppure viene usato per ascoltare la musica e giocare a Candy Crash o altro. La funzione “chiamata” quasi non esiste. 

Siccome anche io mi sono ritrovata a mezzanotte a scorrere il dito sullo schermo del mio cellulare, per vedere  l’ultimo post su Instagram o su Facebook, o per rispondere a qualche messaggio non così urgente, mi sono ripromessa di cambiare qualcosa nell’uso del mio cellulare (e del mio tempo). Ho preso quindi dei provvedimenti che adotto tuttora e che per me funzionano.

Il momento in cui tutto ebbe inizio

Tutto è iniziato quando, tempo fa, ho letto un libro molto interessante di David Servan-Schreiber dal titolo “Anticancro” in cui parlava della pericolosità delle onde elettromagnetiche dei cellulari.

Mi ha talmente colpito che da quel giorno ci ho pensato tanto e ho deciso di non tenermi addosso il cellulare (e lo sposto in un’altra stanza quando dormo). Ho strillato e insistito con i miei figli che si addormentavano con i cellulari vicino alla testa e connessi alla rete. Di notte mi aggiravo per controllare dove fossero i loro cellulari, lo ammetto. Per un periodo ho anche spento il modem durante la notte.

Ora probabilmente i cellulari sono meno pericolosi (forse…), ma io cerco comunque di fare attenzione a dove è il mio e anche quello degli altri.

E mi preoccupa il fatto che molti bambini, in tenera età, giocano con gli smartphone dei genitori.

Ma non finisce qui: ho continuato a leggere, sperimentare e ho ideato il mio promemoria/decalogo per difendermi dall’uso eccessivo dello smartphone.

Il mio Decalogo Anti Abuso

Se vuoi, prova anche tu a seguire queste piccole “regole” per disintossicarti da un uso eccessivo del tuo smartphone. Eccole:

  1. La mattina, per svegliarmi uso una sveglia che riproduce l’alba invece del mio smartphone, che rimane in un’altra stanza, spesso spento. Chi mi conosce bene lo sa e chi ha davvero bisogno conosce il mio numero fisso. 
  2. Da quando mi sveglio, aspetto a collegare il mio smartphone almeno un’ora per godermi del tempo per me stessa senza distrazioni. Ascolto musica e organizzo la giornata davanti ad un caffè e alla mia agenda.
  3. Ho tolto Facebook dal mio smartphone, così evito di scrollare tutte le notifiche e post: aspetto di mettermi al pc. Vorrei togliere anche Instagram, ma per ora non ci riesco perché dal pc non mi piace usarlo. 
  4. La sera mi sconnetto almeno un’ora prima di andare a letto e cerco di fare qualcosa di rilassante come leggere un libro o fare una telefonata ad una amica. O guardare un film sorseggiando una tisana, con la copertina addosso (ora che fa freschino).
  5.  Programmo tre momenti durante la giornata per leggere le mail invece che aprirle appena mi arriva la notifica sul cellulare.
  6. Ho installato una app che mi dice quanto tempo e come uso lo smartphone: a volte mi spavento del risultato… (si chiama Quality time)!
  7. Se sono con una persona, evito di rispondere a messaggi, e a volte anche a telefonate. Si, si può fare! Voglio decidere a chi rispondere e a chi no. 
  8. Se sono in un locale o ambiente pubblico, evito di fare telefonate personali lunghe e ad alta voce. Le riservo a momenti di privacy (a volte chiamo dalla macchina! )
  9. Se non desidero più avere contatti e notifiche da una persona…la blocco. Lo ammetto, lo faccio.
  10. Quando vado a fare una passeggiata da sola nei dintorni di casa, lascio il cellulare a casa (e se me lo porto perché aspetto una chiamata, mi scollego dalla rete). E se lo porto è per fare qualche foto del tramonto.

Per ora seguo queste “regole” e mi trovo bene. Le ho inserite nella mia Routine giornaliera gradatamente e ora sono diventate un’abitudine. Se qualcuna la trovi utile, prova a seguirla anche tu. Magari ne troverai qualche beneficio. 

Conosci la Gentilezza Digitale? Te ne parlo qui.


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Dott.ssa Elena Minnaja
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Terapeuta EMDR a Cascina (PI)

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